Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



martedì 24 settembre 2013

ἡ γνῶσις φυσιοῖ





La favola della rana e del bue come koan zen. La rana è la mente limitata dell’apologo di Zhuang-zi, vive nel proprio buco melmoso, in una pozza d’acqua stagnante: il bue è la Mente. La rana scorge il bue e cerca di diventare grande come lui: così la meditazione è ancora e sempre un’illusione, cerca di lucidare una tegola come uno specchio, è soggetta al rischio sommo, l’inflazione. Ma al culmine dell’inflazione e dell’assurdità la rana esplode: chi è, che cos’è adesso? Resta solo il bue. (Non è dunque ancora la ‘fase’ finale).

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