Dilemma della compassione. O è sentimentale –
prende come criterio ciò che il prossimo desidera – o si fonda su un’idea di
bene che potrebbe manifestarsi come violenza all’altro – la ‘dolce persecuzione’
di Agostino – o più spesso è un brodo in cui si confodono e galleggiano
entrambi gli atteggiamenti. Il bodhisattva deve aver già gustato il satori,
l’alba dell’illuminazione, per vivere insieme nell’esperienza non-duale e in
quella convenzionale, ‘ordinaria’: la separazione tra sé e altro è venuta meno,
un po’ come nel solipsismo di Wittgenstein che viene a coincidere con il
realismo, la ‘persona’ dell’altro non è né l’immagine che noi proiettiamo o
rileviamo né la maschera che ci viene incontro, essendo annientati come
individui si lascia che la vita fluisca in tutte le direzioni, che la
prospettiva si faccia trasparente.
L’eros di Platone è desiderio di possedere la
bellezza, muove dalla privazione e dall’abbondanza: essendo insieme Eros, Ermes
e Dioniso, è un’esperienza della soglia tra unità e molteplicità, fra assoluto
e Maya, una condizione liminare, fluida, demonica e non divina. Sul piano dell’esperienza
conoscitiva le corrisponde l’ortha doxazein: non il possesso della
sapienza-certezza, né l’ignoranza-offuscamento-dubbio, ma la capacità di ‘congetturare
rettamente’, qualcosa di simile alla conoscenza-fede del cardinale Newman. L’amante,
sul piano ‘affettivo’, cerca il bello, è un cacciatore che sa e non sa di
essere la preda e la meta dell’avventura erotica: l’apparente paradosso è che,
per desiderare, occorre godere di un possesso almeno virtuale, embrionale, è
una posizione affine a quella dell’uomo parmenideo che naviga tra i molti
avendo sperimentato l’uno immobile e intemporale, che muore-rinasce ad ogni
istante. Sul piano ‘conoscitivo’ è philosophos, ha la passione per la
sofia divina, ma non sa logon dounai, reddere rationem del
proprio congetturare: vive della dialettica della conjectura, che è
partecipazione alla verità e non suo silenzioso contemplativo possesso. Così,
nella conoscenza dell’oggetto d’amore, sa e non sa, vede attraverso l’amato ma
non ne scarta la consistenza, la presenza in una ricerca egoistica e
unilaterale della salvezza o del ‘proprio bene’.
Gesù parla di un pastore che ten psychen autou tithesi hyper ton
probaton: dà la vita per le pecore, mette la propria psyche, il
proprio nefesh al posto delle pecore e a protezione (hyper) delle pecore. L’impulso sembra
egoistico: se è un pastore proprietario difende i propri beni, se pasce il
gregge di un altro, come in Amos, deve combattere il predatore, il maligno, per
dimostrare che almeno ci ha provato. Eppure, il risultato esistenziale, l’esperienza
è la stessa: la comunanza di nefesh, di vita è reale; non può distinguere
tra la propria vita e quella del gregge. Questo non-potere è alla radice dei
comandamenti positivi, la cui formulazione è paradossale, e in ebraico è di
solito al perfetto (amerai, ahavta,
vuol dire anche ‘hai amato’): così dice Dogen – e Krshna – a proposito del non
uccidere; si tratta di prendere atto di ciò che è, di fare la verità.
Tuttavia il compagno di vita, il prossimo, non mi è dato: lo trovo per strada,
come il samaritano; nella sua condizione di sofferente abbandonato riconosco,
visceralmente, la mia di ‘straniero’, di viandante minacciato, e nella
non-dualità dell’una e dell’altra la situazione della Shekhina esule, della
misericordia o utero divino straziato dall’incubo della storia, della galut.
Tutto ciò è ortha doxazein: lo so e non lo so, e non posso ‘darne
ragione’ perché il logos è dialetticamente sciolto nell’atto, nella
conoscenza d’amore, nella contemplazione in atto. Così l’amato è immagine nello
specchio e alter ego, altrettanto sconosciuto: l’ho scelto, ma è Dio che
ci ha uniti, come due che si incontrano sulla strada tra Gerusalemme e Gerico;
in ciò che relativamente conosco desidero ciò che relativamente non conosco, ma
è un procedere dal possesso al possesso, da Dio che ci unisce a Dio che ci
trasfigura e fa risorgere. Per partorire nella bellezza si deve
desiderare-possedere, cercare-donare.
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