lunedì 30 settembre 2013
MALINCONIA DEL POETA T’SEN CHI NEL QUARTIERE DEI PIACERI
“Stai guardando la luna?”, mi chiede la figlia
della casa verde, allacciata al mio fianco,
con la grazia attenta di una regina che indaga.
“Certo”, le rispondo, e quel che intendo dire
è sì, guardo la luna, guardo colei
di cui non si può parlare, che non è qui,
la guardo in te, nella luna, nel vino,
riflessa nelle più labili, nelle più preziose
delle diecimila creature, la guardo
perché ci si stanca, a volte, della perfezione,
della virtù confuciana, del buio e dei profumi.
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