Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



venerdì 23 agosto 2013

LA SPOSA IMPERIALE NUVOLETTA DI PRIMAVERA, RIPUDIATA, TRASCORRE I SUOI ULTIMI ANNI IN UN MONASTERO BUDDHISTA




La notte non è più vasta della mia mente,
ma più compita, aperta e abbandonata.
La pena non è più reale della gioia –
l’una e l’altra increspano quest’acqua
con un brivido che la clessidra
non sa catturare, ma appena riflettere.
La monachella addetta al mio servizio
mi chiede se, dopo il tè, io desideri altro.
Desiderare? No, ma se proprio dovessi
chiedere ancora qualcosa, sarebbe la Via
per penetrare con lucente attenzione
ogni gioiello, ogni dito di polvere, 
ogni nome adorato e detestato.

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