Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



domenica 25 luglio 2010

Contemplando la Conversazione platonica di Casorati



Vestito ammodo, quasi catafratto
della mia esoterica miseria
ruminando la tua nudità
più velata del mio capo mortale
mi schermisco dalla tua acqua
raggiante, prendo rifugio
da te in te.


Donna di splendori
e di dolori, questa presenza
basta a dirmi la pace del mostrare
più densa d'ogni angoscia lunare -
basta a darmi a me stesso, come la mirra
sulla mia mano e il mio mento
come la cenere e il sale
sulla mia fronte mortale.

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