Davanti al sarcofago degli sposi del Museo di Villa Giulia ho sempre pensato: “Queste sì che sono nozze – grazie, amico etrusco! Al banchetto, alla tomba, sorridenti, consci, vòlti all’aperto, hanno lavorato bene, la loro paga è questa mia timorosa frescura”.
sabato 6 marzo 2010
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