Non è che il male sia misterioso: il male è anzi limitato, è l’indugio del limite su se stesso, è l’illusorio rifiuto, da parte del limite, di chiudere il cerchio vivo, vibrante del mistero. Per questo, io credo, l’inferno resterà in perpetuo e non sarà più al tempo stesso: o meglio, per dirlo in modo leggermente meno insensato, è vero che l’inferno resterà in perpetuo ed è vero che non è mai (che non sarà mai) stato.
sabato 13 marzo 2010
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