Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano
mercoledì 10 marzo 2010
Una semplice considerazione
Se potessimo vedere ogni momento il reale per ciò che è, cioè un flusso ininterrotto di grazia cangiante nelle miracolose varietà dell'essere, vivremmo come immortalati, rapiti in un incantato stupore.
Devo dire però, per ricordarlo a me stesso, che questo stupore, questo incanto radicale e ultimo è radicalmente e ultimativamente ferito, trafitto dall'intima unione dei contrari - come il grido cosmogonico che è trionfo sfolgorante e vagito d'altissima angoscia.
Devo dire però, per ricordarlo a me stesso, che questo stupore, questo incanto radicale e ultimo è radicalmente e ultimativamente ferito, trafitto dall'intima unione dei contrari - come il grido cosmogonico che è trionfo sfolgorante e vagito d'altissima angoscia.
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