Quando vedo certe stradine di periferia disseminate di preservativi appena un po’ involuti, ancora umidi di sperma agonizzante e ingialliti dal soffio della terra giustissima, non posso non pensare a com’è triste che ogni notte tanti sbattano la testa, più e più volte, contro la porta del cielo, come dolci e inviolabili autistici che si dondolino all’infinito sul loro cerchio di gomma.
venerdì 23 aprile 2010
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