Se qualcuno mi chiedesse: “Chi è il tuo Dio?”, dovrei rispondergli: “Il mio Dio è questo”, e dal gesto della mia mano potrebbe capire che solo guardando tutta la mia vita avrebbe un’idea, tra l’altro abbastanza precisa, della mia religione. Ma io posso conoscermi solo nel suo, nel tuo sguardo: e la mia fede è nel movimento lento e irregolare della mia carne, da cui solo il volto di chi mi interroga e provoca può farla sorgere come parola.
sabato 15 maggio 2010
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