Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



lunedì 17 maggio 2010

Trittico baroniese: Irgoli


Secondo il vento questo luogo
appartiene alla lode e al dolore,
persino più ricchi della fatica,
della dignità, della polifonia.
Io non ho un’opinione. La lingua che ascolto
è certa, fu creata per le feste,
per lunghe marce a santuari e fonti,
prende con generosità le impressioni, che indugiano,
del lentisco, del tufo, dei limoni,
dei fichidindia, del monte, le mette a sedere
su una pietra fantastica, dove conversare
è scomodo, e bello guardarsi attorno.
Quello che appena sembrava
luce di limone, coraggioso profilo
montano, promessa di deserto
nella bruciata delicatezza
di molte forme, è declinato adesso
nel suo verbo natale con musica attenta,
si accampa interamente come faccia
e corpo del paese, come la sua
lietamente infantile architettura
di case e chiese basse, che pure hanno inteso
conservare nel taglio forte ma non crudele degli angoli
il sale di un’intuizione, di un senso maturo e triste,
una solare tristezza di maturità presentita
che amarezza non ferisce e grandezza non acceca.
Secondo il vento delle parole e la lingua del monte
questo luogo è stato fatto per la lode e il dolore.

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