Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



mercoledì 19 maggio 2010

Prosopon


Non ho ancora tue immagini,
tranne il fumo negli occhi delle foto.
Giustizia dello sguardo, acerbità
del cuore. Tu sei,
e non ti vedo. Come
si somiglia l’amicizia
con gli appena morti, gli appena nati:
pensi nei miei pensieri, scalci
nelle mie gambe. Il mio lamento
è la tua voce.
Per questo non ti comprendo
e ti amo, figlio mio.
L’indegnità che mi stringe
alla tua aurora perfetta
già fonde nel buio
un’altra concezione, una nascita
di condivisa fragilità,
di indivisibile luce.

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