Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



mercoledì 11 maggio 2011

Filosseno di Smirne: frammenti/ 2


Frammenti citati da Leucippo Alessandrino, Eletto in Smirne, convertitosi poi all’ortodossia

Solo a partire dalla mescolanza, Dio è bene e la Materia male. Dunque il male e il bene sarebbero contingenti a causa della relazione ingiusta, e tuttavia provengono da principi liberi ed assoluti. Il bene orienta il caso originario, cioè l’aggressione tenebrosa, alla salvezza, attraverso l’azione, e così il male si avvia ad essere passivo e morto; mentre all’inizio il principio del male era ciecamente attivo e quello del bene soggetto alla violenza dell’usurpazione come un bimbo senza malizia.

La Tenebra è impulso di menzogna, e si apre uno spazio nella remissività della Luce. La Luce manifesta il proprio impulso di verità capovolgendo invisibilmente la direzione della caduta impressa alla demiurgia: cioè distruggendo le opere menzognere. Ma l’essenza della Redenzione è la sua [i.e. della Luce] contingente sottomissione alla mescolanza, che priva la Tenebra del suo potere falsificante e capovolgente. La sottomissione dell’uomo è l’inizio della propria distruzione, e della redenzione della Luce sepolta.

L’uomo è perduto in se stesso, come mescolanza –ma lo sarebbe comunque -; e salvato in Dio, come riflesso della Luce. Perdersi con consapevolezza della propria sottomissione è l’unica salvezza per l’uomo: ma non può mai essere una consapevolezza piena.

L’uomo non agisce, desidera per Colui che agisce, attendendo consapevolmente. Ma Colui che agisce non potrebbe agire senza il desiderio e l’attesa che provengono dal basso.

La Via non è degl’ilici o degli psichici o dei pneumatici, ma è comune: è desiderio di morire per il Padre delle Luci, pur sapendo che è impossibile desiderare la propria perdizione. Ma l’uomo intuisce che così non è del tutto escluso dal Pleroma, bensì vi entra in modo indicibile.

Il male finirà, la Tenebra no: sarà lontana e morta, ma sarà. Il suo impulso disordinato, cieco e menzognero sarà il limite esterno del Pleroma del Padre. Il male sarà dimenticato, il limite no, perché la salvezza è vita, e la vita implica il limite.

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