Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



venerdì 1 novembre 2013

Solo





Stupenda intuizione autobiografica di Chesterton, al termine di una meditazione sul piacere dei bambini per la finzione teatrale, che li inizia alla binocularità dell’immaginazione, saggia ed ebbra al contempo: “Non penso, per quanto mi riguarda, di essermi mai preoccupato molto di Santa Claus, o di quel bisbiglio, che si presume terribile, dell’amichetto che ti rivela che Babbo Natale ‘è solo tuo padre’. Forse la parola ‘solo’ colpirebbe tutti i bambini come il mot juste”. Da applicare a ogni desengaño, ad ogni demistificazione che, purificando dal misticismo falso, apre alle quotidiane sottigliezze della vera gnosi: “Le ninfe degli antichi erano ‘solo’ i delicati vapori che aleggiano intorno alle fonti”. Forse che innamorarsi di sbuffi di vapore nel segreto offerto di una radura, in uno spazio definito e liminare e in un tempo discreto e sospeso, è meno poetico che innamorarsi di giovinette diafane ed elusive?

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