In molti occhi
sfavilla il mio digiuno
cantano le sere degli uomini
in poche strette di mano
solo sognate solo intraviste
nelle penombre sfinite
sorrisi appena umidi di messia
* * *
Concepisci il termine
e poi generalo
nessuno fende la folla
qualche passo accenna alle vite
che usciranno da noi
sfavilla il mio digiuno
cantano le sere degli uomini
in poche strette di mano
solo sognate solo intraviste
nelle penombre sfinite
sorrisi appena umidi di messia
* * *
Concepisci il termine
e poi generalo
nessuno fende la folla
qualche passo accenna alle vite
che usciranno da noi
* * *
la canora invenzione della luce
è stata solo un intermezzo
tu attendi ancora con me
l’ingresso su un asino e una mensa
* * *
sono troppo niente
per esserti giusto nulla
ho ancora forza per moltiplicare
le note al margine
della ghianda di scrittura
ho ancora
è stata solo un intermezzo
tu attendi ancora con me
l’ingresso su un asino e una mensa
* * *
sono troppo niente
per esserti giusto nulla
ho ancora forza per moltiplicare
le note al margine
della ghianda di scrittura
ho ancora
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