Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



martedì 16 febbraio 2010

Due motivetti per voce fuori allenamento


1. Appunti di un ergastolano

Inizia da qui, da questa fogna
della tua prostrazione. Nella cella
c’è tutto, persino le sue mura.
Se stai sognando, sogna. Cosa credi
che faccia il disperato del suo ozio,
della follia che il tempo non consuma
naturalmente, come un rancio, che
il tempo modella mentre ne prende
la lenta indomabile faccia? Cosa
credi. Inizia dalla cella. Forse
ne crederai l’illimitata immagine,
forse il tuo volo di mosca ingannata
palperà il duro disegno, le grate possibili
del cielo. Lavora, apprendi, prigioniero.


2. Appunti di un matto

Ci si stanca, prima o poi, della pazzia.
È troppo normale. La musa ritorta
e vizza, bronco nero, con le gambette
di malnutrita e il petto scancellato,
con la faccia di carta appena appena
schizzata, appunti di mummia, l’ospite
deludente e presaga dei sogni,
continua la carriera nelle stanze
ammucchiate di veglia, come sorella
nubile del solitario, un matto di più
nell’appartamento. Cosa vuoi farle?
Non accetta stipendio, e parla poco,
soprattutto d’estate. Sta lì, ramazza
male come te, ma con rigore
più spinto, più applicato, l’intenzione
che non cogli, della pazzia usuale.
Ma è dunque davvero tanto normale
l’invadente zitella, e la stanchezza
è proprio un peso muto sul destino
del tuo appartamento? Non sarà
che la casa del matto può sfuggirgli
e lievitare a casa di matti,
a barca incoronata di verdure
e canzoni precise ed inquietanti?
E se la muta e grigia governante
ne sapesse qualcuna, appena appena,
nei cantucci del sogno goffamente
da te sospettata, e mai percossa,
mai nell’ombra che trema gorgogliata?

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