Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



lunedì 29 marzo 2010

Ad cineres


tibi soli peccavi
solo per te
perché il tuo fuoco mi facesse cenere
perché dalla mia cenere
potessi mostrarmi a dito
le pleiadi le cerve il leviatano
perché ti restasse
una possibilità

hai mai visto
con occhi di peccatore
un metalloide calcinarsi al tardo
passo dei forni
un ciocco di larice resistere
al nero al rosso e poi cedere all’intimo
disfacimento
una carne d’uomo sfaldarsi
e inaridirsi e perdere spazio?

sei mai stato
il raggrinzirsi di seme
in un cuore opaco al mondo?

hai mai iniziato o finito la strada
dalla casa al porcile
e dal porcile alla casa
in ginocchio all’indietro
come in un gioco di bambini?

rendimi inutile e
perdonami
il poema può reggere
con un verso infelice

la tua luce non sa
vittorie

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