Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



mercoledì 17 marzo 2010

Ai margini/1


Sento che, in quanto uomo, il mio posto nel creato, il posto giusto che devo occupare nell’affresco, nel poema del creato, è il margine; che, in quanto uomo, sono emarginato nell’universo – come, nella società, gli effeminati, i lebbrosi, i deformi. Emarginato, non espunto. L’uomo non compare nel violentissimo-dolcissimo poema che Dio scaglia su Giobbe dal turbine: ma l’Uomo è lì, come ascoltatore umiliato, come spettatore annientato, come perpetuo penitente, glorioso-maledetto, gravissimo-lievissimo esiliato.

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