Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



mercoledì 10 marzo 2010

Turisti annoiati della Creazione


L'attitudine di molti uomini nei confronti dell'esistenza è come quella dei ragazzini portati in gita dalla scuola ai Musei Vaticani o agli Uffizi. Si annoiano a morte, con davanti i capolavori eterni di Michelangelo o Raffaello, prendono a scappellotti il compagno che subisce, o fanno battutacce sulla compagna carina.
Se solo mettessero più attenzione su ciò che è semplicemente davanti ai loro occhi, gioirebbero della bellezza infinita, imparerebbero molte cose interessanti e, soprattutto, non sprecherebbero il loro tempo stupidamente.

1 commento:

  1. E temo proprio che il motivo sia lo stesso (bravo, Conte): non si gioisce (spontaneamente) in un museo, perché è una casa di morti, un ripostiglio di oggetti che stanno là fuori, lontani, staccati dal palpito del cuore, del cuore che freme per la bellezza prossima e viva della compagna di scuola e che dissacrando abbozza confusamente il passo di danza di Dioniso. Forse vediamo il mondo allo stesso modo - separato da sé, dal sé, dal gioco e dall'amore, che quindi si immiseriscono diventando privati: privati delle proprie radici nell'intimità.

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