Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



domenica 28 marzo 2010

Noche obscura


I.

gioia senza interiezioni
né intuizioni
senz’occhio di vitello e di neonato
senza pane di uomini e d’angeli
senza terra né cielo
che tanto a fondo innerva ogni cosa
da essere limpidamente-
fittamente invisibile
trasparente-petrosa


II.

secco di sterilità
secco di vuota attesa del fuoco
secco di norma e di follia
secco di ripetizioni
che convergono all’orizzonte
di un mare disseccato
secco il mondo e il suo messia

la lode sfolgora nel suo digiuno
le ginocchia spezzate nella supplica
fanno sprizzare il buio
si stagliano sull’orlo di quello che c’è
aridi novissimi


III.

mi vieti il tu
mi adeguo
l’io è di troppo
trabocca sempre dal bicchiere
e la terza persona non è terza
se non c’è uno che si dà da bere

non ho finito
finisco
immensamente

la verità nutre i suoi poveri
ma dà gusto ai derubati

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