Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



mercoledì 3 marzo 2010

Epistola a papa Benedetto XVI



Me scordavo de dì cche ccreò ll’omo...
G. G. BELLI, La creazzione der monno

Papa Benedetto, io ti prego,
– da figlio quasi quasi concepito,
sogno di fetolino suppergiù
abortito, – ti prego, preghiamo
io e te, mezz’ora, per il povero embrione
creato. Pensiamolo in ginocchio.

Embrione è cane, rosa, mica, quanto
non cape nello ius e il fas recinge
con mura di vento. Embrione, golem,
le miriadi di vita senza dritto
né torto, cui solo il debole provvede,
cui solo il santo non rapisce il pane:
grumo la terra sora, che il versetto
lambisce appena e accarezza la sura
con refolo di pace inafferrabile
finché apice e iod saranno eccetera.
Tutto il creato è embrione, grumo, golem,
aurora incerta di persona, non
persona di diritto (come i codici
sempre ci staranno alla gola,
necessari e per questo maledetti,
plagosi pedagoghi, ovvero molli
preservativi al fiotto dell’amore,
al suo seme radioso e strano e torbido).
Preghiamo per l’embrione luminoso,
per il disegno fragile che tutto
è. Non pieghiamo, padre, il grido
altissimo dell’elezione,
lo scandaloso stimma dei profeti,
padre e fratello, non pieghiamo il nostro
sovrappiù difficile di erranti,
il nostro sovrammeno di banditi,
a nuova inaudita sodomia,
al mio che è mio perché non tuo (ricordi?),
al theòrema immondo, perché magno,
di un altro impero ancora, e ancora, e ancora.

Benedetto, perdonami, e perdona
molto, giacché lo puoi:
tutto, fuorché la smorfia incomparabile
della sola creatura che donata
all’essere ne deride il rossore,
ne schifa il tremito, e con larga gioia
studia il trionfo del crocifissore.



NOTE:
“Il mio è mio e il tuo è tuo”, secondo il Talmud, è la middàh (caratteristica, condotta) di Sodoma, anche se la prima opinione riportata è che sia la “condotta di mezzo” (spunto antiellenico?).

Polibio parlava dell’Impero Romano come di un paràdoxon kai mèga theōrema, una straordinaria e grandiosa visione.

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