Salvo ove altrimenti indicato, questo blog contiene testi originali di Adriano Ercolani e Daniele Capuano



martedì 2 marzo 2010

Un uomo buono


Un uomo buono non
scampa ai disastri (la Bibbia
sa tutto), ma perché diciamo
che li lascia così come sono,
intatti? A me risulta
che la sventura, cui non scampa il buono,
solo letteralmente scampa al buono.
Se leggiamo il capitolo, con l’occhio
acutamente flessuoso, in grado
di baciare i margini, pur da lontano,
la nota calda, leggera, che risuona
dalle sfere che macinano in cielo
le sofferenze (ricordiamolo, la Bibbia
non capisce Pitagora), la nota
suonata con rigore sui nervi
e sui polsi del buono disastrato,
sazia la fame con più fame, vola
poco sopra le pietre, e soprattutto
illude il disastro con finissima
misericordia, come un bimbo. Un uomo
buono non lascia buoni i disastri.
Un uomo buono non è un letteralista.

Nessun commento:

Posta un commento